martedì 10 luglio 2012

Intervista a Teresa Di Gaetano autrice di “Senza di te”

 

 
Titolo: Senza di te
Autore: Teresa Di Gaetano
Casa editrice: Butterfly Edizioni
Pagine: 88
Prezzo 8 euro
Trama
Nina è una giornalista, vive in un appartamento tutto suo ed è circondata da amici che le vogliono bene; tutto questo, però, non basta più da quando Pietro è andato via. Adesso, Nina è una donna sospesa: colei che attraversa la città con le sue gambe, che scrive articoli con le sue mani, non è altro che l’ombra della donna che è stata. Persino i suoi migliori amici, Leo ed Elena, sembrano non capire la profondità del dolore che l’attanaglia e Nina, perseguitata dal ricordo di Pietro come da uno spettro, non può che sentirsi terribilmente sola. Sola, mentre affronta il dedalo di strade cittadine, mentre viene assorbita dal caotico paesaggio urbano, sfondo rumoroso e costante della vita dei protagonisti. La solitudine, però, dovrà combattere con la forza che Nina ha ancora dentro di sé, celata dietro la paura di ricominciare ad amare.
Un romanzo intenso sull’abbandono, sul vuoto creato dall’assenza – tutte le assenze, quelle di coloro che ci hanno lasciato così come quelle di chi c’è ancora, ma non riesce a comprenderci. Una storia indimenticabile che è danza d’opposti: il dolore e la speranza, la solitudine e il calore dell’amicizia, la morte interiore e la rinascita della fenice dalle sue stesse ceneri.
 
 Chiacchieriamo un po’ con Teresa Di Gaetano 
 
1) Ciao Teresa, è con grande piacere che ti do il benvenuto nel mio blog: Il giardino delle rose. Sono molto contenta che tu abbia accettato il mio invito a fare due chiacchiere con me. Prima di tutto ti andrebbe di presentarti ai miei lettori e raccontarci da dove nasce la tua passione per la scrittura?
Ciao Stefania e grazie che mi ospiti nel tuo bellissimo blog! Mi presento subito: mi chiamo Teresa ed amo sia leggere che scrivere. Queste due passioni mi accompagnano fin da quando ero bambina. Credo il merito sia stato di mia madre che sin da piccolina mi ha stimolato ad apprezzare la lettura. Certo... ho iniziato coi classici e adesso leggo anche i libri odierni, ma considero i classici la vera molla ispiratrice dei miei scritti.

2) Tra poco uscirà per la casa editrice Butterfly il tuo romanzo "Senza di te" ci racconti qual è stato il percorso che ti ha portato a scrivere questo romanzo?
Stavo leggendo Twilight della grande Stephenie Meyer. Ed improvvisamente mi ha ispirato proprio questo romanzo, anche se la mia storia ha un taglio diverso dalla mia lettura. Ho iniziato a descrivere la protagonista che si ritrova immersa nella quotidianità della città. Una città vissuta in ogni suo particolare: dal gabbiano che vola nel cielo, al gattino che si struscia sotto la ruota di una macchina. Tutti gli “oggetti” poi, nella mia scrittura, diventano parte integrante della scena narrata. Questo per evidenziare maggiormente il mio personaggio nella realtà della vita e di un momento pieno di sofferenza.
3) E' difficile, per una giovane scrittrice come te, trovare delle case editrici disposte a pubblicare un libro?
Sì e no. Il libro esce per la Butterfly edizioni nella collana “Coccinelle” dove vengono pubblicati libri che si leggono in poco tempo. Quindi, partivo già avvantaggiata da questa innovativa proposta editoriale. Mi è bastato, quindi, solo provare e il giudizio è stato più che positivo. Ma ammetto che se non avessi trovato questa meravigliosa Casa editrice, forse qualche problemino l’avrei incontrato per l’esigua lunghezza del manoscritto.
4) Bene, visto che abbiamo cominciato a conoscerti e spero che ti trovi a tua agio in questo giardino, possiamo passare alle domande un po' più personali! Non ti dispiace vero? Sai, sono molto curiosa e vorrei sapere se Nina, la protagonista, visto che è una giornalista proprio come te, ha qualche cosa in comune con te?
Sì. Racconto con questo breve romanzo un po’ quella che è stata la mia esperienza nel campo del giornalismo. Certo, io l’ho vissuta maggiormente a livello locale, non nazionale. Le realtà, nelle grandi testate giornalistiche, sono decisamente diverse. Ma comunque è una bella esperienza che ho fatto!
5) E Pietro? Ci sveli qualche cosa di più di questo ragazzo?
Pietro è il tipico ragazzo cinico che lascia, nonostante sembri la storia d’amore funzionare bene. Infatti, il libro racconta proprio di questo addio, che Nina, rimasta da sola, non riesce ad accettare. Comunque la vita quotidiana ti fa andare avanti di giorno in giorno e anche se sembra che nulla cambi , ogni giorno è comunque diverso dal precedente e Nina può contare su di un amico speciale come Leo, e così solo riuscirà a superare brillantemente il suo abbandono.
6) Hai qualche sogno nel cassetto che vorresti poter realizzare? Stai già pensando di scrivere un altro libro?
Certamente, Stefania! Riuscire a scrivere tutta la saga de La sabbia delle streghe che vanta di ben dodici volumi, ma io per ora ne ho scritti appena quattro, dei quali uno ancora non è ultimato. E perché no? Scrivere qualche altro romanzo rosa. Del resto, il fantasy e i romanzi rosa sono i miei generi preferiti...e poi non si sa mai da dove ti potrebbe venire l'ispirazione e ciò che se ne può trarre.
7) Hai qualche consiglio da dare ai giovani scrittori?
Di leggere e di scrivere sempre. Se avete questa passione, bisogna coltivarla sempre. E per ottenere dei buoni risultati occorre molto esercizio. Non arrendetevi mai, nemmeno alle prime difficoltà, perché se ne incontrano purtroppo. L’importante è cercare di perseguire il proprio obiettivo: diventare degli scrittori!
8) Ti ringrazio molto per la tua disponibilità e ti faccio un grosso in bocca al lupo per il tuo libro e spero di riaverti presto come mia ospite, ma prima di salutarti ti faccio un'ultima domanda che è sempre uguale per tutti: se dovessi salvare solo tre libri in tutto il mondo quali sceglieresti?
Di recente ho letto un bellissimo libro della Longanesi, si intitola “Come pioggia sulle dune” di Jane Jhonson
E questo lo salverei senz’altro!
Come classici salverei invece: “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde.
E infine, poiché amo molto il Giappone, salverei “Kitchen” di Banana Yoshimoto.

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