lunedì 20 maggio 2013

Recensione: Garden – Il Giardino alla fine del mondo di Emma Romero


Titolo: Garden. Il Giardino alla fine del mondo
Autore: Emma Romero
Editore: Mondadori
Pagine: 329
Prezzo: 14.90 euro

La trama

Il ritardo è negligenza. La negligenza è disordine. Il disordine è il seme della perdizione. Maite è tra le operaie più efficienti nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un’infrazione sarebbe punita con la morte.
Maite coltiva in segreto la sua passione, il canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia. Dopo una lunga guerra, l’Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti, mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni.
L’unica fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l’anniversario della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire… 

La mia recensione

Finalmente trovo un po’ di tempo per dedicarmi a questo libro che ho letteralmente divorato in poche ore.
Come probabilmente ormai saprete, il genere distopico è uno dei miei preferiti e quindi appena ho saputo dell’uscita di “Garden” mi sono affrettata a leggerlo.

Come vuole il genere, siamo nel futuro: in Italia e nel resto del mondo, dopo le due guerre mondiali, si sprofondò nel Nero Evo dove guerre e crisi economica si alternavano in continuazione e la gente viveva nella miseria. Fino a quando scoppiò l’ennesima guerra anche in Europa, voluta per cancellare definitivamente quella parte di civiltà, solo grazie al primo Presidente fu dichiarata la pace ed iniziò la Rinascita.
La penisola fu divisa in tanti piccoli stati nominati Signorie, ma per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze furono vietate alle persone comuni e riservate solo ad una casta di eletti.
La protagonista è Maite, semplice operaia ma con un sogno ed un immenso desiderio: poter cantare.

Il racconto scorre fluido sotto le mie mani, ma la sensazione di poca originalità mi lascia l’amaro in bocca: anche qui le persone vivono divise nelle varie Signorie, tenute sempre sotto controllo, anche qui abbiamo una ribelle che grazie al suo dono saprà trovare la libertà ed anche qui abbiamo una Cerimonia. Forse potrei andare ancora avanti per molto, ma posso dire che la somiglianza con Hunger Games è effettivamente molto evidente anche se con enormi differenze: i protagonisti e la stessa storia non riescono ad eguagliare la forza e lo spessore della trilogia.

Le potenzialità della storia in realtà ci sono tutte: dalla protagonista che non si arrende mai difronte alle difficoltà così come anche altri personaggi sembrano interessanti, ma l’autrice rimane sempre sulla superficie, compresa la storia che lascia troppe cose in sospeso ed alle volte decisamente incomprensibili come il motivo per cui le arti dovrebbero mandare le Signorie nel caos!

Ho trovato un po’ troppo affrettato il finale, probabilmente vedrei molto bene una continuazione magari puntando l’attenzione sulla parte romance che è appena accennata, ma del resto, a giudicare dalle ultime righe, anche l’autrice ha voluto lasciarsi la strada aperta.

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6 commenti:

  1. Garden <3
    Lo vedo sempre farmi gli occhi dolci gli scaffali della libreria XD
    Penso che lo prenderò XD

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  2. Alla fine è un libro carino e leggero da leggere, ma non aspettarti nulla di più :(

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  3. All'inizio ho voluto assolutamente questo libro, la trama mi aveva affascinato, ma purtroppo il mio entusiasmo si è smontato leggendo molte recensioni negative, che condividono il tuo pensiero, poca originalità. Mi dispiace davvero tanto, perchè ripeto la trama aveva del potenziale.
    Lo leggerò comunque per curiosità, ma le mie aspettative sono diminuite notevolmente

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    1. Si, ti consiglio di leggerlo, perchè secondo me sarebbe stato un bellissimo libro! Peccato per l'occasione sprecata!!

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  4. Nonostante la tua recensione non sia del tutto positiva, ho lo stesso voglia di leggerlo: voglio farmi una mia opinione su questo libro! ^_^

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  5. io amo follemente questo libro... dite tutto ciò che volete ma per me rimarrà sempre meraviglioso :)

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