lunedì 17 agosto 2015

Blogtour "Chelsea & James" - seconda tappa Chelsea e James

Cari lettori,
è con grande piacere che oggi ho la possibilità di ospitare qui sul blog la seconda tappa del Blogtour di Chelsea & James un romanzo di Giuseppe Cozzo che abbiamo già avuto modo di apprezzare (QUI la mia recensione).

In questa tappa conosceremo più da vicino i due protagonisti Chelsea e James, scopriremo alcune cose del loro passato, le differenze e le similitudini, le reciproche influenze e soprattutto cercheremo di capire come si sarebbe evoluta la loro vita se non si fossero mai incontrati.


Titolo: Chelsea & James 
Autore: Giuseppe Cozzo 
Editore: CreateSpace 
Prezzo: 6,24 euro per l'edizione cartacea; 0,99€ per la versione digitale 
Pagine: 194 
Data di pubblicazione: 26 febbraio 2015


La trama

Stati Uniti d'America. Nel tentativo di perseguire il proprio personale senso di giustizia, due ragazzi cercano di fuggire da un ingombrante passato, che li condiziona fortemente. La moralità, immancabilmente relativa, viene messa in discussione, mentre un viaggio li porterà via dalla zona in cui hanno imparato a soffrire. Scopriranno che allontanarsi da un luogo è possibile, ma prendere le distanze dalle proprie vite è un obiettivo che può essere raggiunto solo conoscendo sacrifici forse insopportabili.

Tutte le info e  le regole per questo Blogtour & Giveaway le potrete trovare andando sul blog  Lettere d'inchiostro

Avrete tempo fino al 20 settembre 2015

Ed ora veniamo al tema di questa seconda tappa!

Leggendo il libro una delle prime domande che mi sono posta è stata sul passato di questi due ragazzi: prima di tutto ho cercato di capire la loro età perché nessuno dei due la rivela esattamente, mi sono chiesta quali potessero essere state le loro amicizie o i loro primi amori e così ho fatto qualche domanda all'autore proprio per indagare nel passato di Chelsea e James.


Chelsea spiega che suo fratello maggiore ha cominciato il College da poco, e da questo deduciamo che ha 18 anni, perché in America ci si diploma a quell'età. L'ipotesi è che lei ne abbia solo uno in meno. Non è chiaro neanche se frequenti la scuola o se l'abbia abbandonata al termine dell'anno scolastico precedente, cioè con la partenza di suo fratello. Ma la seconda alternativa è la più probabile, vista la necessità di guadagnare e l'assenza di prospettive per il suo futuro, che è l'elemento sul quale James fa inizialmente leva, chiedendole di lasciare tutto e partire con lui.
Il commento di James quando gli viene posta la domanda "Ho già dato" rivela che lui si è diplomato, presumibilmente uno o due anni prima dell'inizio della narrazione. Ha frequentato una scuola privata le cui lezioni venivano tenute nell'orfanotrofio in cui è cresciuto, e questo gli ha impedito di frequentare persone diverse da quelle che incontrava nella struttura, contribuendo a farlo sentire solo. Non che non ne sia mai fisicamente uscito, ma si sentiva ossessivamente imprigionato in quel luogo, e questo ne ha ostacolato lo sviluppo personale, ma anche professionale. Ecco perché non ha mai preso in considerazione l'ipotesi di continuare gli studi, cosa che avrebbe rappresentato una possibile via di fuga. Gli sarebbe sembrato solo un trasferimento da una prigione ad un'altra.
Quanto alle scuole, Roverside è un paese così piccolo da aver costretto Chelsea a studiare in un luogo limitrofo, viaggiando quotidianamente su un pullman con i suoi fratelli. Secondo l'autore non c'è stato spazio per l'amore, nella sua vita. Prima dell'allontanamento di suo padre era felice, ma era troppo piccola. 
Neanche James, sempre secondo Giuseppe Cozzo, ha mai avuto storie sentimentali degne di nota. L'incertezza sul proprio passato gli ha sempre impedito di prendere decisioni sul futuro, e l'amore è la più importante tra queste.
Possiamo anche dire che non sono fatti così rilevanti per lo svolgimento della storia.

Mi sono anche domandata se la fuga di James fosse dettata dalla voglia di trovare i propri genitori, ma l'autore mi ha spiegato che la sua fuga  è più finalizzata all'allontanamento che alla ricerca delle proprie origini. La verità gli interesserebbe, ma solo in modo astratto. Sa che non potrebbe cambiare le cose, che i genitori siano morti o l'abbiano abbandonato.
Lui è il tipo che vuole allontanarsi da ciò che lo respinge, in una repulsione reciproca che crea un circolo vizioso. Ecco perché si infila in uno spiraglio che Chelsea gli lascia e gliene concede uno a sua volta. Lui non l'avrebbe mai avvicinata senza l'apertura iniziale di lei.
Ad ogni modo l'autore ha immaginato  che James sia stato abbandonato da sua madre, al termine di una gravidanza indesiderata, e che lei lo abbia lasciato in orfanotrofio, non essendo in grado di occuparsene. Gli è stato raccontato di essere stato adottato perché si credeva che questa versione, pur se comunque terribile, fosse quella meno dolorosa.

E' importante chiarire che queste erano mie piccole curiosità,  questi sono dettagli del tutto ininfluenti rispetto allo sviluppo della trama, che il lettore può articolare come e meglio dell'autore

Una cosa importante che l'autore ha cercato di trasmettere fin dall'inizio è che i due protagonisti sono fondamentalmente delle brave persone. E questo è testimoniato da molti piccoli gesti che compiono nelle prima pagine, come la disponibilità di Chelsea nell'offrire a James la consumazione che lui non può pagare, nel preparargli la colazione dell'indomani, dopo che lui l'aveva appena fatta licenziare, o nel portargli qualcosa da mangiare per pranzo. Senza contare il fatto che ha sacrificato i propri desideri per permettere al più piccolo dei suoi fratelli maggiori di andare al College. 
Anche James, senza nessun motivo, la difende dalle prepotenze del suo datore di lavoro, e la sera prima aveva regalato il proprio cappotto ad un senzatetto, andando incontro al rischio di affrontare una notte al gelo.
Ogni aspetto della storia è stato strutturato per dimostrare che il modo in cui si comportano è dettato dalla necessità, e non da un'inclinazione al male. Ed è proprio questo che li spinge inevitabilmente ad avvicinarsi. L'attrazione iniziale è basata sulla disponibilità a compiere l'un l'altra piccoli gesti spontanei. Sappiamo che l'importanza di un gesto non sta nella complessità per chi lo compie, ma nell'importanza per chi lo riceve. A volte, un piccolo sforzo da parte nostra può far stare molto meglio qualcuno.

Cosa sarebbe successo se... 


Credo che sia difficile immaginare una vita diversa per Chelsea e James, secondo me in un modo o nell'altro il destino li avrebbe fatti incontrare, ma voglio riportarvi per esteso  il pensiero dell'autore:

"Mi piace pensare che per ognuno di noi esista una persona ideale a cui accompagnarsi, ma incontrarla è tutt'altro che probabile. A loro è successo, ed entrambi sanno che questo vale più di tutto quanto di negativo avessero vissuto fino ad allora. Se non così, non ho idea di come si sarebbero potuti incontrare. Ma magari è passato fin troppo tempo. Magari avrebbero dovuto incontrarsi anni prima. Non possiamo saperlo, ma anche questo aspetto è affascinante. Una volta pensavo che ogni storia dovesse avere una conclusione molto definita, ma ora penso che sia giusto lasciare al lettore la possibilità di completarla come meglio crede, per gli aspetti che lo scrittore non ha interesse a definire puntualmente. Di sicuro James avrebbe comunque permesso a Chelsea di dare una svolta alla sua vita, e Chelsea sarebbe riuscita a farlo con naturalezza, come è successo."

Su questa domanda vorrei sentire anche il vostro parere, se volete potete scrivere qui sotto nei commenti secondo voi come si sarebbe evoluta la loro vita, se non si fossero incontrati?

Vi segnalo infine le altre tappe del Blogtour

3. Giustizia: religione e diritto, su Books are infinity, lunedì 24 agosto
Chi stabilisce cosa è giusto, e perché siamo comprensibilmente portati a ritenere che i comportamenti dei protagonisti siano sbagliati? Loro credono di comportarsi nel modo giusto, o agiscono pur sapendo che non è così?

4. Ingenuità e violenza, su La stamberga dei lettori, lunedì 31 agosto
Due giovani innamorati o due criminali spietati? In che modo queste situazioni sono compatibili, e perché l'alternarsi di scene romantiche e violente è così naturale? Le loro condizioni di vita sono una giustificazione ai loro comportamenti o un pretesto per rivelare la loro vera natura?

5. Citazioni e ispirazione, su Da una stella cadente all'altra, lunedì 7 settembre
Le frasi più significative del mio romanzo e quelle che lo hanno ispirato. I riferimenti espliciti a Bonnie e Clyde, i pochi punti di contatto e le molte differenze.

6. Capitoli, finale e seguito, su Libri di cristallo, lunedì 14 agosto
I criteri con cui sono stati scelti i titoli dei capitoli e i riferimenti che contengono. La conclusione del romanzo e la valutazione sul finale. Le possibilità che la storia abbia un seguito.

7. Giveway e non solo, su Lettere d'inchiostro, lunedì 21 settembre
Proclamazione dei vincitori delle tre copie autografate di "Chelsea & James" e approfondimento sul prossimo romanzo di Giuseppe Cozzo, in uscita entro la fine dell'anno.

1 commento:

  1. Adoro quando si ha la possibilità di approfondire la conoscenza dei personaggi di un libro al di là del romanzo! Il fatto che i due ragazzi siano delle persone buone traspare dal romanzo abbastanza chiaramente, e le circostanze della vita spesso riescono a far compiere alle persone cose che non avrebbero mai immaginato di poter fare, e una volta che si entra in un vortice è quasi impossibile uscirne, l'unica maniera per sopravvivere è lasciarsi trasportare...

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