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giovedì 22 dicembre 2011

Speciale Natale Calendario dell’Avvento

Ormai siamo agli sgoccioli, il conto alla rovescia è già iniziato perchè Natale è alle porte! Oggi vorrei raccontarvi una leggenda che riguarda il vischio. Chi di voi sa perchè a Capodanno ci si deve baciare sotto un rametto di vischio?

Prima di svelare questo piccolo segreto passiamo alle presentazioni perchè come ormai sapete, il nostro Speciale Calendario dell’Avvento è stato fatto da sei amiche:

Rowan gestisce il blog Ombre Angeliche

Angelica gestisce il blog Angelica's World

Kedi gestisce il blog Emozioni in Bianco e Nero

Sophie gestisce il blog Libri da favola

Yvaine gestisce il blog Il pozzo dei sussurri

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Il vischio è una pianta aerea che non ha radici e per vivere ha bisogno di un albero al quale attaccarsi. Anticamente il vischio era considerato una pianta sacra. I Druidi usavano il vischio nei sacrifici ai loro dei mentre i Celti ritenevano che avesse miracolosi poteri di guarigione; infatti, nella lingua celtica vischio significa “panacea”. Esso non solo cura le malattie, ma può anche rendere inoffensivi i veleni, tenere al sicuro dagli incantesimi, proteggere la casa dai fantasmi. Oltre a tutti questi poteri si riteneva anche che portasse buona fortuna a chiunque lo avesse.
Dalla Scandinavia arriva una bella leggenda sul vischio.
La storia racconta che il vischio era la pianta sacra di Frigga, dea dell’amore, moglie di Odino e madre di Balder, il dio del sole. Balder era un giovane forte e buono e per questo era amato da tutti. Frigga aveva anche un altro figlio, Loki, il dio del male, che era molto geloso e invidioso dell’amore che il popolo aveva per suo fratello e per questo motivo lo voleva morto. Una notte Balder sognò che sarebbe stato ucciso. Quando Frigga seppe del sogno di morte del figlio si spaventò moltissimo e per evitare che divenisse realtà andò dall’Aria, dal Fuoco, dall’Acqua, dalla Terra e da tutti gli animali e le piante chiedendo la promessa che nulla di male sarebbe capitato a suo figlio. Balder ora era al sicuro, non gli sarebbe potuto accadere nulla di male né sulla terra né sotto terra. Ma Loki sapeva che c’era una pianta alla quale Frigga aveva dimenticato di rivolgersi. Questa pianta non viveva né sulla terra né sotto terra, ma su un albero di quercia. Era il vischio. Così Loki fece una freccia di vischio e la diede a Hoder, il cieco dio dell’inverno, che la tirò colpendo Balder che morì. Il cielo si oscurò e tutte le cose sulla terra e in cielo piansero per la morte del dio. Per tre giorni tutti gli elementi cercarono di riportare Balder in vita, ma invano. Frigga disperata per la morte di Balder iniziò a piangere sul suo corpo. Le lacrime che la dea versò a contatto con il vischio si trasformarono nelle bianche perle del vischio e per la contentezza di aver riavuto suo figlio, Frigga baciò chiunque passasse sotto l’albero su cui cresceva il vischio.
Da quel giorno, la dea fece sì che non potesse capitare nulla di male a chiunque stia sotto il vischio, solo un bacio.

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Rimanete con noi anche domani perchè la parola passerà a Sophie sul suo blog Libri da favola . Non mancate

1 commento:

  1. Oddio, ci credi se ti dico che stavo esattamente cercando qualche spiegazione sul vischio? ^^

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