Titolo: Le ali d'argento
Autore: Simona Trivisani
Editore: SBC Edizioni
Pagine: 128
Prezzo: 13 euro
ISBN: 8863473609
ISBN-13: 9788863473605
La trama
Areike, principessa di un regno lontano, viene istruita alle arti magiche per poter difendere il suo regno da attacchi nemici. Sempre al suo fianco Mavir, un angelo immortale pronto a dare la sua vita per lei. E proprio quando i due scoprono il grande amore che li lega che le loro vite subiscono una scossa terribile.
L’autrice
Simona Trivisani, nata a Taranto, città nella quale ha trascorso la sua infanzia frequentando l’istituto d’arte e diplomandosi in ceramica e arti applicate. Dopo aver vissuto per breve tempo ad Ancona e Roma, dal 2003 vive a Torino, si è sposata nel 2006 e ha due figli.
La mia recensione
Areike è la principessa di Alea, il più grande dei cinque pianeti che formano il sistema che ruota attorno al sole; i pianeti sono molto distanti tra loro, ma sono raggiungibili tramite porte magiche attraversabili solo grazie ad un mago.
Mavir è un angelo che proviene da Calea ed ha il compito di proteggere la sua principessa Areike anche a costo della propria vita.
La principessa viene presto allontanata da casa per poter imparare l’arte della magia ed insieme al suo angelo custode riuscirà a diventare una maga molto potente e questo le servirà per affrontare tutti i pericoli futuri e soprattutto per difendere il suo regno da forze malvagie.
Le ali d’argento è un breve racconto di circa 120 pagine che si legge in pochissimo tempo, rivolto soprattutto ad un pubblico di giovani lettori amanti del genere fantasy.
Le potenzialità di questa storia sono veramente elevate, ma a mio avviso poco sfruttate dall’autrice che in così poche pagine non ha il tempo di sviluppare tutte le caratteristiche che una storia fantasy dovrebbe avere, per esempio, il luogo in cui agiscono i personaggi, ci viene raccontato in modo molto approssimativo, sappiamo solo dell’esistenza di questi cinque mondi e di pochi altri elementi del mondo di Alea, ma in un fantasy è sempre bello scoprire la vegetazione e le altre creature che vivono un mondo completamente diverso dal nostro.
I protagonisti sono Areike e Mavir, anche se poi nel corso dracconto si inseriscono altri personaggi che diventano fondamentali per lo svolgimento della storia, ma nessuno viene mai approfondito psicologicamente, l’autrice rimane sempre un po’ superficiale ed anche il cattivo che incontriamo negli ultimi capitoli non è per nulla malvagio o per lo meno non come lo vorremmo noi lettori e viene dato troppo poco respiro a queste pagine cruciali della trama.
Il modo di scrivere dell’autrice è fresco, leggero e scorrevole anche se ho trovato strano che per tutta la prima parte del racconto l’io narrativo è l’angelo Mavir e poi ad un certo punto diventa altalenante tra l’angelo e la principessa, cosa che mi ha causato non pochi problemi all’inizio perché mi sono ritrovata più volte a dover rileggere la prima pagina del capitolo per poter capire chi stesse raccontando i fatti. L’autrice però cambia ancora il suo modo di raccontare, perché gli ultimi capitoli ce li fa vivere prima dalla parte della principessa e poi riviviamo la stessa scena dalla parte dell’angelo! A mio avviso troppe tecniche narrative in così poche pagine confondono il lettore, sarebbe forse meglio sceglierne una sola e portarla fino in fondo.
Non credo di essere un’esperta di libri fantasy e quindi il mio è un giudizio da semplice lettrice, le potenzialità ci sono, probabilemente la storia andava forse curata un po’ meglio, cercando di creare maggior mistero in quanto, un lettore esperto di questo genere, già a metà del libro, capisce a chi andranno queste ali d’argento e quale sarà il finale!
Voglio consigliare questo libro a tutti i giovani lettori che si affacciano per la prima volta al mondo fantastico perché a loro questo libro entusiasmerà molto e sarà un ottimo trampolino per buttarsi nel magico mondo dei libri fantasy.
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