venerdì 8 giugno 2018

Recensione: Le voci delle betulle di Eloisa Donadelli




Titolo: Le voci delle betulle
Autore: Eloisa Donadelli
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 5 giugno 2018


Bernadette Laudis è una donna che amerete, alla quale starete accanto mentre scoprirà la vita, con i suoi lati bui e difficili, mentre troverà la strada giusta per far luce nel passato, mentre - soprattutto - respirerà e trarrà la forza dall'aria mossa dalle betulle che la circondano.

Con voce poetica e autentica, Eloisa Donadelli ci regala un esordio che lascia il segno. 
Una storia di legami che restano scritti dentro, radici che trattengono segreti, dolori non cercati che ci conducono a ritrovare noi stessi in radure luminose.


 La trama


Le betulle ci insegnano ad avere radici per restare e foglie per sognare.

Bernadette Laudis vive da sempre con un peso inspiegabile sul cuore, un senso di vuoto che le fa mancare l'aria all'improvviso nonostante l'abbraccio caldo della famiglia, e che cerca di colmare con il suono del suo violoncello. Finché, un giorno, un oggetto stonato rinvenuto sul pavimento di casa rivela una verità affilata, che squarcia il velo di purezza di cui credeva ammantata la sua vita. E il dolore la getta in un crepaccio senza appigli, di quelli che si insidiano nei ghiacciai delle Alpi che fanno da contorno al paesino di Cimacase, dove lei da Milano si è trasferita per amore.

Una notte, in cerca di ossigeno fresco, Bernadette si addentra nei boschi e scopre una radura protetta da un recinto di betulle. Lì, in una casa di sasso, vive Giosuè, un pastore solitario, un uomo anziano che si è fatto eremita per proteggere i ricordi. In paese lo chiamano «il re delle betulle»: dicono che i suoi consigli siano un balsamo per le ferite dell'anima; dicono che sappia leggerti dentro, ma che non tutti riescano a trovarlo.
Parla poco, ma conosce la saggezza degli alberi e sa ascoltare. Anche la voce del silenzio. Grazie a quell'incontro, Bernadette inizierà a sciogliere i nodi del cuore.

Grazie al bosco di betulle, troverà la chiave per spalancare una porta sul suo passato, sulla storia della sua famiglia e sul mistero delle sue origini. Liberandosi così da quell'antico peso sull'anima e ritrovando la strada di casa.

Perché ci sono destini che solo gli alberi sono in grado di preservare.

L'autrice


Nata a Morbegno in Valtellina, Eloisa ama viaggiare e conoscere le storie delle persone. 

Ha vissuto un anno negli Stati Uniti dove si è diplomata alla Lincoln High School di Sioux Falls. 

Laureata in lingue e letterature straniere all’Università Statale di Milano, ha un master in naturopatia scientifica. Ha collaborato al quotidiano ‘La Provincia di Sondrio’ per poi dedicarsi all’insegnamento, attività che svolge tuttora in un liceo linguistico. Adora le voci dei libri e il silenzio dei boschi. La passione per la montagna è un retaggio di famiglia che le nutre l’anima. 

Scrive di notte, quando i suoi bimbi dormono; ha iniziato a farlo con un blog dedicato a loro. 

In pubblicazione ha il libro per ragazzi 'Agostino Pizzoccheri e la bio magia' e per l'infanzia 'Un Cassandro da colorare' (ed. Il Ciliegio). 

"Le Voci delle Betulle" è il suo esordio assoluto in narrativa per adulti.

La mia recensione


Ho da poco finito di leggere il libro e subito mi è venuta voglia di imprimere le mie sensazioni e condividerle con voi per non perdere neanche un secondo di quella meraviglia che è stato l'immergermi in questa nuova lettura. 

Vi confesso che era da molto tempo che cercavo un libro che potesse suscitare in me la voglia di stare sveglia tutta la notte per finirlo e certo non avevo riposto la mia fiducia nel libro di Eloisa Donadelli, ma non per qualche motivo in particolare, semplicemente perché non avevo sentito parlare di lei fino a questo momento.


Non so se l'autrice sia una musicista, ma le sue parole risuonano come musica tra le pagine del suo poetico libro ed in questa frase credo di avervi già detto tutto quello che penso de Le voci delle betulle e sarei quasi tenta di non raccontarvi più nulla, ma lasciarvi assaporare da soli la magia di questo libro.

Eloisa Donadelli ci racconta la storia di un tradimento che si intreccia con il passato e con il futuro di Bernadette, la protagonista, una violoncellista che ha messo da parte tutti i suoi sogni per avere una famiglia "normale" e crescere la sua adorata figlia.

Grazie ad un contrappunto molto efficace, l'autrice ci porta, di capitolo in capitolo, a conoscere tutti gli altri personaggi che, svelandoceli poco a poco, si legano alla vita di Bernadette; non è un libro dalla grande suspance e dai grossi colpi di scena, la storia è semplice e sembrerebbe di quasi poco conto, ma è proprio questa semplicità, questa grazia ad entrarvi nel cuore. 


La storia scivola in silenzio come le lacrime che vi scorreranno nelle ultime pagine, come è capitato a me, inaspettate perché le parole dell'autrice toccano le corde più profonde del nostro essere.


"Slegare il futuro per aspettare un passato non ancora concluso" credo che sia proprio questa la frase che racchiude tutta la vita di Bernadette.


E' un libro che trasuda musicalità, amore per le parole, per la scrittura, amore per la vita e le cose belle e, anche se risulta in secondo piano rispetto alla storia, amore per la natura ed in modo particolare per la montagna!



A proposito di questo vi vorrei suggerire una colonna sonora che possa accompagnarvi in questa lettura: 


Mario Brunello - Bach Cello Suite No.1 
(live at 2700 m slm)

Questa suite eseguita dal grande violoncellista Mario Brunello in Val di Pejo, nel parco Nazionale dello Stelvio, saprà esaltare ancora di più le magiche e sognanti parole dell'autrice.

Spero che in qualche modo queste mie parole vi abbiano destato la curiosità di leggere La voce delle betulle perché è un libro da non lasciarsi sfuggire.







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