lunedì 20 aprile 2015

Speciale: Gioca con Gala Cox - Il mistero dei Viaggi nel tempo di Raffaella Fenoglio


Cari amici lettori,
ci rimangono ancora due lunedì da passare in compagnia del libro di Raffaella Fenoglio Gala Cox - Il mistero dei viaggi nel tempo edito da Fanucci; come sapete avrete la possibilità di stringere tra le mani una bellissima collana con il libro in miniatura ed una copia cartacea del libro autografata dall'autrice.

Partecipare è molto  semplice, ogni lunedì pubblicherò un post con approfondimenti sul libro e sull'autrice (se vi siete persi il primo post cliccate QUI per il secondo post cliccate QUI).
All'interno di ogni post ci saranno una o più parole scritte in modo diverso rispetto a tutto il resto del testo, mettendo insieme queste parole riuscirete a formare una frase, che ricorre spesso nel libro. 

Chi di voi scriverà la frase giusta nell'ultimo post del 27 aprile 2015 e commenterà la mia recensione spiegando il motivo per cui vuole leggere questo libro, avrà la possibilità di ricevere il libro e la collana! 

Non c'è nessuna estrazione, ma è un semplice regalo per voi quindi sarà l'autrice a scegliere, in base ai vostri commenti, chi riceverà questo delizioso pensiero.
 
Oggi andiamo a leggere insieme qualche pagina tratta dal libro!
Lanciai il libro di Storia nell'armadio. Cadde dal ripiano e s'infilò nello scatolone dei vecchi libri appoggiato sul fondo. Quella scatola era lì da mesi. Non ci avevo più fatto caso.
Mi chinai per recuperarlo e scorsi il verde pallido del diario dell'anno precedente. Il cuore mi si fermò per un attimo.
Lo avevo comprato quando amavo la scuola. Era l'estate di due anni prima. Faceva caldo, in cartoleria c'era l'aria condizionata. Mi aro avvicinata a una catasta di diari colorati: cuccioli, Barbie, Hello Hitty...
L'odore dell'inchiostro aleggiava intorno a me come una nuvola. Avevo scartato quelli con le barzellette, quelli troppo piccoli, quelli con le parolacce, quelli spessi. Era rimasto poco o niente. Poi, eccolo lì, di un terribile color verdino. Minuto, scarno, essenziale. Lo comprai.
Tornata a casa avevo scritto GALA COX GLOUCESTERSHIRE sulla copertina col pennarello blu fluorescente, insieme a TERZA MEDIA col glitter. Avevo ammirato soddisfatta la mia opera. Quel diario mi avrebbe accompagnata fino alle superiori.
"Una buona partenza è fondamentale per un anno coi fiocchi!."
Era il ritornello di Nadia. Era solo lo scorso anno, ed era prima.
Ero ancora una ragazzina, ma già troppi prima segnavano la mia vita.
Ora il diario stava lì. Abbandonato, in mezzo a vecchi libri di testo. Allungai la mano verso la scatola e lo afferrai. Odorava di gomma pane.
Aprii la prima pagina. "Materie I semestre: Letteratura inglese, Educazione allo spirito libero, Approfondimenti multiculturali, Tutorial sportivi, Teen's philology..." c'era qualcosa di magico nell'organizzare le giornate ai Pioppi.
Un soffio di vento mi fece ondeggiare i capelli. Mi voltai, con le dita gelate, ma sapevo chi mi sarei trovata davanti.
Era Matunaaga, infatti. L'onnipresente Matunaaga.



Fluttuavo.
Nell'aria nera che mi avvolgeva.
Non era male.
Anzi, probabilemente era bene.
Stavo sotto qualcosa o dentro qualcos'altro. Non capivo cosa fosse successo. Né dove fossi finita. Ero morta, forse. Oppure viva, ma intrappolata?
Ero imprigionata nella cantina di Lady Queenooney?
Il ginocchio non pulsava più: Neppure il fianco: Stavo bene, in effetti. Proprio bene. Come un naufrago aggrappato a un tronco galleggiante. Che non si preoccupa più della nave che affonda. Andavo alla deriva in una sensazione di beatitudine. Forse ero morta davvero. Forse provavo la sensazione degli spiriti appena liberati. Forse...
Sotto le scarpe percepii un terreno duro che mi sorreggeva.
Sentii il peso del mio corpo che gravava sulla colonna vertebrale. Sulle mie gambe.
Il nero si attenuò in grigio, nebbia, in un fumo leggero.
Poi tutto sparì. Vidi perfettamente attorno a me.
No, non ero in una cantina, e neppure morta, forse. Ero in piedi, tutta intera. Attorno a me non c'era nulla. Vuoto assoluto. Ero vestita come prima.
Si, ma dov'ero?
"Sigorina Gala?"
Quella voce! Mi voltai di scatto. Matunaaga era accanto a me con le braccia conserte.
"Matunaaga!!!" gridai di gioia.
Mi buttai nelle sue braccia. Cominciai a piangere. Lui mi accarezzò i capelli consolandomi.

Se scappi

Veniamo ora alle regole per poter partecipare 

 

  • essere follower del blog
  • cliccare Mi piace sulla pagina facebook del libro
  • cercate le parole nascoste nei post e formate la frase che ricorre spesso nel libro
  • commentate il post del 27 aprile 2015 raccontandoci perché vorreste leggere questo libro
 

 
 
L'ultimo appuntamento sarà  Lunedì 27 aprile 2015

Se volete pubblicizzare l'evento potete esporre sulle vostre pagine o sui vostri blog l'immagine qui sotto.
 
 

2 commenti:

  1. Io continuo imperterrita a segnami le parole, ma secondo me la frase la so U_U
    Degli estratti mi piace molto il primo, forse perché anche io ho una relazione disfunzionale con i vecchi diari, erano l'elemento scolastico preferito :)
    Ahhh, ma la settimana prossima si scoprono gli altarini qui!
    P.S. Quella caspita di campanella in alto crea dipendenza. Tengo aperto il blog solo per lo scampanellio xD

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    1. Ahahahhhh!!! Grazie Eiry! ;)
      Il prossimo lunedí completeremo la frase .... E poi il lunedí successivo finalmente scopriremo chi potrà tenere tra le mani il libro e la collana!!!

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