martedì 21 febbraio 2012

Prossime uscite Baldini Castoldi Dalai editore

Ecco alcuni libri molto interessanti, in uscita dal 21 febbraio 2012 per la casa editrice Dalai:

Pola Oloixarac

Le teorie selvagge

image In libreria da febbraio
pp. 201 – Euro 16,50

Una commedia nera, un trattato sulla seduzione nell’era del web, un romanzo politico. L’opera più sensazionale della nuova letteratura ispano-americana.

Trama

Un pesce di nome Yorick e una gattina chiamata Montaigne. Due adolescenti che trovano nella rispettiva deformità fisica e morale un buon motivo per unirsi. Una giovane militante di sinistra che negli anni Settanta scrive lettere a Mao. Una studentessa di filosofia che tormenta il suo professore rincorrendolo per i corridoi dell’università di Buenos Aires. Una teoria psicologica in grado di spiegare ogni cosa. Il mondo che è una matassa aggrovigliata di teorie impossibili e inintelligibili: teorie selvagge, per coloro che, come tutti noi, si trovano a pedalare nell’infinito vuoto 2.0

Inserita dalla rivista «Granta» nel numero sui migliori giovani narratori di lingua spagnola.

«La prosa di Pola Oloixarac è l’evento più importante nella narrativa argentina contemporanea. Il suo romanzo è indimenticabile, filosofico e davvero selvaggio.»

Ricardo Piglia

«Mostruosamente intelligente e orrorificamente divertente. Più che un primo romanzo sembra il libro che tutti noi stiamo cercando di scrivere da una vita.»

Javier Calvo

L’autrice

image Pola Oloixarac è nata a Buenos Aires nel 1977. Ha studiato filosofia all’Università di Buenos Aires e scrive di arte e tecnologia su diversi mezzi di comunicazione. Ha un blog molto seguito: melpomenemag.blogspot.com. Le teorie selvagge è il suo primo romanzo ed è già stato venduto in Francia, Spagna, Olanda, Portogallo, Finlandia e Brasile.

minidiv5b Olivia Manning

La città caduta

image In libreria da febbraio
pp. 344 – Euro 20,00

«Il miglior romanzo di guerra mai scritto da un’inglese.»

Anthony Burgess

Trama

Dopo La grande occasione, con La città caduta, secondo romanzo della Trilogia dei Balcani, Olivia Manning riprende le peripezie di Guy e Harriet Pringle, cominciate nella Bucarest del 1940. La «guerra fittizia» è ormai terminata e la sempre più pressante minaccia dell’invasione tedesca fa crescere inquietudine e incertezza. Harriet preme per ritornare in Inghilterra, mentre Guy, determinato a restare nella capitale Rumena, temporeggia finché le vie di fuga non sono quasi tutte chiuse. Nella giovane coppia le differenze caratteriali si delineano sempre di più: lei non smette di essere critica nei confronti della comunità che li circonda, e al contempo ammira lo slancio umano del marito; lui continua ad alimentare il proprio idealismo, ma non può non riconoscere la superiore lucidità della moglie e le buone ragioni del suo pragmatismo. La situazione precipita ulteriormente, eppure Guy non cessa di spendersi per gli amici, come il già ben noto principe Yakimov, personaggio comico, cialtrone e tragico al tempo stesso. Infine, per non trascinare ulteriormente Harriet nel pericolo in cui le sue convinzioni li hanno precipitati, la convincerà a lasciare il paese da sola. La Trilogia dei Balcani, ispirata a Olivia Manning dalla propria vicenda personale, affronta – ed è questa la sua unicità – le vicende belliche lontano dalla battaglia e da un punto di vista prettamente femminile. È stato da poco rilanciato a livello internazionale sulla scorta dell’entusiasmo che ha suscitato in nuove stelle del panorama letterario internazionale quali Rachel Cusk, che ha firmato la prefazione all’edizione americana.

L’autrice

Olivia Manning (1908-1980) ha attraversato il secolo scorso da protagonista, riversando nei suoi romanzi la propria vita avventurosa. La sua opera principale è il ciclo Fortunes of war, di cui fanno parte la «Trilogia dei Balcani» – Dalai editore ha già pubblicato La grande occasione (2011) – e la Trilogia del Levante. È considerata una delle principali scrittrici inglesi del Novecento, e oggi viene finalmente pubblicata anche in Italia.

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Simone Annicchiarico

Walter e io

Ricordi di un figlio

image pp. 181 – Euro 18,00

Una miriade di episodi, un solo strettissimo legame, quello tra Walter Chiari e suo figlio.

La storia di un personaggio unico come nessuno l’ha mai raccontata.

Domenica 26 e lunedì 27 febbraio RaiUno trasmetterà la fiction “Walter Chiari“, miniserie televisiva in due puntate sulla vita e la carriera artistica di Walter Chiari

Trama

Un figlio che racconta il padre. Un padre a volte lontanissimo, a volte lì, a un passo. Il figlio si chiama Simone, e per lui il padre è «il Walter». Fin qui, tutto normale. Salvo che i due di cognome fanno Annicchiarico, che abbreviato diventa Chiari. Come Walter Chiari, appunto: il padre in questione. Simone Annicchiarico racconta Walter Chiari. Un padre capace di capitare all’improvviso e dirgli «si parte per l’Australia», così, da un momento all’altro, portandolo, lui ragazzino, a fremere di paura e di fascino per la pesca allo squalo. Un padre che dal cappello, sempre all’improvviso, imprevedibilmente, tira fuori incontri da lasciare senza fiato, da Macario a Roger Moore, da Gino Bramieri a Gene Hackman, da Ugo Tognazzi a una misteriosa diciannovenne oggi celebre soubrette… «Il Walter» di Simone ama alla follia scherzare sulla morte, vorrebbe sulla lapide la frase «non preoccupatevi, è solo sonno arretrato» e, ricoverato dopo una leggera ischemia, finge per lunghi minuti di avere avuto un ictus e di avere metà del volto paralizzata, per poi riderne a lungo con il figlio, a crepapelle. «Il Walter» non sa sciare, ma gli piace, e non rinuncia. «Il Walter» è maestro nell’arte della fuga, perché tutti lo vogliono, tutti lo invitano, e lui – è forse una delle cifre della sua vita incredibile, almeno di quelle che si leggono in controluce in questo libro frenetico e pieno d’amore – non sa dire di no. A nulla e a nessuno.  Una miriade di episodi, un solo strettissimo legame. La storia di un personaggio unico raccontata come nessuno l’ha mai raccontata.

L’autore

image Simone Annicchiarico (Roma, 1970) è figlio dei noti attori Walter Chiari e Alida Chelli. Dopo aver tenuto alcune rubriche cinematografiche su canali satellitari, ha esordito nel 2007 come conduttore de “La valigia dei sogni” su La7. Nel 2009 si è distinto per “Italia’s Got Talent”, programma di grande successo che conduce tuttora su Canale 5 con Belen Rodriguez.

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Caroline Graham

Morte di un uomo da poco

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In libreria da febbraio
pp. 317 – Euro 17,00

Un altro caso dell’ispettore Barnaby,

da cui è stato tratto un episodio della serie televisiva in onda su La7.

Trama

Mentre assiste a una messa in scena amatoriale di Amadeus, in cui recita sua moglie Joyce, il Capo Ispettore Barnaby è testimone dell’orribile e troppo realistica morte di uno degli attori sul palco: il finto coltello con cui il suo personaggio deve essere sgozzato è stato scambiato con uno vero. Investigando sull’inquietante delitto, Barnaby porta alla luce le passioni oscure e i risentimenti che si annidano dietro l’apparente giovialità dei membri della compagnia filodrammatica. Pare proprio che fossero in molti ad avere un movente per compiere il crimine, a partire dall’esacerbata ex moglie della vittima per arrivare ad amanti segrete e colleghi gelosi. Caroline Graham, lei stessa ex attrice, restituisce in questo libro un ritratto garbatamente spietato del sottomondo del teatro di provincia.

L’autrice

image Caroline Graham (Nuneaton, 1931) è celebre in Gran Bretagna come romanziera, sceneggiatrice, drammaturga. La serie con protagonista l’ispettore Barnaby – di cui Dalai editore ha già pubblicato Ragnatele d’inganni (2010) e Un posto sicuro (2011) – è un successo editoriale e televisivo in tutto il mondo.

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