Recensione: Tempest di Julie Cross

Autore: Julie Cross
Titolo: Tempest
Pagine: 384
Prezzo: 9,90 €
Editore: Fanucci
Trama

Manhattan, 2009. Il diciannovenne Jackson Meyer è dotato della facoltà di viaggiare nel tempo. Una mattina, due uomini fanno irruzione nella camera della sua fidanzata Holly e le sparano; Jackson assiste impotente alla scena e, in preda al panico, salta nel tempo, ma si ritrova bloccato nel 2007, senza più riuscire a tornare nel presente. Così decide di rivivere il passato per cambiarlo, in modo che Holly non sia più in pericolo. Tornando ancora più indietro negli anni, Jackson scopre importanti segreti su di sé e la sua famiglia: le persone che ritiene più vicine sono in realtà pericolosamente diverse da quello che sembrano... Ma non è tutto: Jackson effettua due viaggi in un futuro non meglio precisato, in cui una misteriosa bambina di nome Emily gli mostra una New York totalmente devastata, mentre Manhattan sembra galleggiare in una dimensione surreale e perfetta. Jackson sarà costretto a prendere decisioni sconvolgenti che potranno compromettere per sempre la sua vita e quella di chi ama profondamente...

L'autrice

Julie Cross è una giovane scrittrice e blogger statunitense. Ama i film di Stephen King, la saga di Twilight e tutti i libri di Harry Potter. Tempest è il suo primo romanzo, in corso di pubblicazione in Francia, Germania, Regno Unito, Portogallo, Russia e Thailandia.
QUI il blog di Julie Cross.

La mia recensione

Jackson è il protagonista del primo romanzo di Julie Cross, un ragazzo che ha la straordinaria possibilità di viaggiare nel tempo. Questo è uno degli elementi principali che mi hanno fatto decidere di leggere il libro, voglio dire, chi non è affascinato da questo tipo di potere? Chi non desidererebbe almeno una volta fare un viaggettino nel passato o nel futuro? Bene, io si, e così ho deciso di immergermi in questa nuova lettura.

Compagno di avventura è il suo amico Adam, un super-genio delle scienza, l’unico a conoscere il potere di Jackson ed in qualche modo cerca di aiutarlo studiandolo e scoprendo soprattutto come funzionano i viaggi e perché, anche se incontra un persona nel passato, nel presente quella stessa persona non ricorda più nulla. Come è possibile che il futuro non venga modificato?

Se inizialmente tutto sembra semplicemente un gioco, le cose   cominceranno a complicarsi quando anche la sua ragazza sarà coinvolta, Holly nel 2009, verrà uccisa proprio sotto i suoi occhi e così in preda al panico, involontariamente, salterà nel 2007 da dove non riuscirà più a tornare.

Bloccato in questo anno scoprirà delle cose assurde su di sé e la sua famiglia, potrà riavvicinarsi a sua sorella, ma soprattutto cercherà di cambiare il futuro, il suo unico obiettivo è quello di salvare la vita ad Holly e poi fare l’unica scelta possibile.

Ho comprato questo libro con molto entusiasmo, ho letto la trama e subito mi ha convinta, mi sono tuffata in questa lettura con la convinzione che sarebbe stata una storia coinvolgente, un viaggio mozzafiato, ed ora che ho finito il libro sono rimasta perplessa. Questa volta non so proprio dare un giudizio, non riesco nemmeno a capire se mi sia piaciuto oppure no! Diciamo che il modo di scrivere della Cross lo trovato particolare e difficile da capire subito e credo che non ci sia stata quella scintilla che invece mi aspettavo.

Forse i viaggi di Jackson hanno stordito anche me, ma trovo che la storia ha cominciato a fare acqua da metà del libro. Non si capisce bene l’intenzione di alcuni fantomatici Nemici del Tempo, ad un certo punto compare una bambina di nome Emily che gli mostra una New York totalmente devastata e quindi?… poi cosa succede? Boh! … mistero!

Il libro è praticamente un immenso prologo ad una storia che dobbiamo ancora iniziare a leggere e quindi tutti questi misteri irrisolti ci verranno svelati in un secondo momento. Purtroppo per me, non so se riuscirò a dare una seconda occasione a questa storia … mai dire mai … perché ho già avuto esperienze simili, saghe che stentano a decollare ed in un secondo momento ti stupiscono per il loro cambiamento.

Per ora devo proprio concludere la mia recensione con la classica frase: staremo a vedere!